Senza il monachesimo benedettino, senza quei monasteri nati sulla pietra e da essa protetti, il buio della conoscenza riservata a pochi avrebbe abitato per chissà ancora quanto tempo la nostra nazione.
L’impronta benedettina allora segna in modo indelebile il corso della storia e, attraverso essa, la nostra Città ne diventa non solo interprete ma testimone.
Qui, tra le vie che profumano di storia e di natura, il libro diviene l'essenza di una ricerca che va oltre il tempo.
È nella polvere delle pagine antiche, nei riflessi di luce che giocano sugli scaffali di legno che si intuisce il legame profondo tra la parola scritta e il respiro della terra.
Subiaco ci racconta che ogni libro è un volo e ogni volo è un ritorno, un incontro senza fine tra l'uomo e il suo pensiero.
Qui, il sapere non si trova solo nelle biblioteche, ma nel silenzio dei boschi, nelle acque che scorrono lente e nei muri che parlano di monaci, di santi, di uomini e donne che cercavano di cogliere l'infinito tra le righe del libro ed il battito del cuore.
Subiaco allora è e resterà il libro, composto di pagine emozionanti scritte attraverso un inchiostro indelebile, quello della storia, pronte ad essere lette ed interpretate da chi è in grado di comprenderne il senso più autentico.